Florigrafia: la storia del significato dei fiori


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Mar
07
2018

Gli omaggi floreali non sono mai passati di moda e in particolari occasioni  sono imprescindibili per esprimere ammirazione, amore o semlicemente per congratularci per un traguardo importante. Ogni fiore quindi ha un suo significato particolare e comunica tramite un vero e proprio linguaggio non verbale chiamato florigrafia.

L'usanza di associare a ciascun fiore un significato simbolico è antichissima. Fu nell’età vittoriana che si diffuse la floriografia, un'editoria specializzata nella stampa dei flower books illustrati con incisioni e litografie. Soprattutto nell'Ottocento i fiori e gli allestimenti floreali venivano utilizzati per esprimere messaggi segreti e sensazioni che non potevano essere liberamente espresse.

La moda della floriografia è stata introdotta in Europa da Lady Mary Wortley Montagu, una poetessa femminista sposata con l'ambasciatore inglese a Costantinopoli, nei primi anni del Settecento e l'idea dell’esistenza di un codice dei fiori venne ben accolto da una cerchia colta di lettori.

All'inizio dell'Ottocento, gli editori francesi avevano iniziato a pubblicare dizionari di fiori. La gente in Francia in quel periodo amava già scambiarsi gli almanacchi floreali, che erano a metà strada tra un calendario da tavolo e un libro da caffè: collezioni di acquerelli e disegni a matita di fiori stagionali, accompagnati da poemi o fatti tematici. I primi dizionari di fiori pubblicati erano appendici di quegli almanacchi, sebbene si fossero rapidamente trasformati in un nuovo sottogenere.

In Europa seguirono diversi libri e dizionari dedicati all'argomento, come l' ‘Abécédaire de flore, ou language des fleurs’, pubblicato a Parigi, il ‘Flowers: their Use and Beauty, in Language and Sentiment’, edito a Londra.

Questi dizionari non stavano inventando un nuovo linguaggio dei fori, ma riunendo i significati consolidati già in uso. Alcuni di loro avevano evidenti radici mitologiche. Altri derivavano dalle caratteristiche dei fiori stessi, o dalle proprietà mediche e magiche ad essi attribuiti.

Il linguaggio dei fiori

I fiori gialli della mimosa indicano il pudore e la riservatezza, e in Italia sono utilizzati per omaggiare la Festa della donna. La calla rappresenta bellezza e nobiltà d’animo. In età vittoriana, epoca ispirata alla riservatezza e gelosa delle tradizioni, la “bibbia del linguaggio muto dei fiori” di Miss Corruthers elesse la calla come simbolo della raffinatezza e della nobiltà: il fiore divenne il regalo adatto a suggellare un’amicizia importante o una dichiarazione di stima.

Le rose sono considerate il simbolo della passione. Ma bisogna fare attenzione alla colorazione: il rosso simboleggia la passione, il rosa la dolcezza, il bianco la purezza, ma il giallo rappresenta la gelosia. Il ciclamino rappresenta amore senza pretese. Nel linguaggio dei fiori è simbolo di amicizia sincera. Il garofano rosso è simbolo di ammirazione, mentre quello bianco di amore puro.

L’orchidea simboleggia la sensualità e il fascino: veniva considerato un fiore afrodisiaco e utilizzato nei secoli passati per preparare pozioni d’amore o bevande che facilitavano la fertilità.

Il giglio rappresenta l’innocenza, la purezza e la regalità d’animo. Il tulipano giallo rappresenta sempre l’amore.

I fiori quindi sono un regalo ideale per tante occasioni ma non vanno mai scelti a caso come ci insegna la florigrafia. I designer esperti di Italia in Fiore creano composizioni originali di fiori freschi per ogni esigenza, consultabili per categoria e ricorrenza.


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