Il dono svolge un ruolo molto importante nel nostro tessuto sociale ed è un’azione ricca di significati. Ogni Natale, San Valentino, compleanno, anniversario o occasione speciale, scegliamo con cura cosa regalare ai nostri cari. È qualcosa che facciamo naturalmente e molti di noi non pensano alle sue implicazioni psicologiche.
Il regalo che scegliamo di donare e il modo in cui lo presentiamo dice tanto di noi, delle nostre relazioni e delle complesse strutture sociali all'interno della nostra comunità. Infatti dietro ogni regalo perfetto si trovano correnti sociali, psicologiche ed emotive.
Di seguito vi spiegheremo la psicologia che c’è dietro il dono, in modo da poter evitare di donare qualcosa che non sarà gradito o verrà subito abbandonato, come scegliere il regalo perfetto e vi aiuteremo a individuare i regali che faranno felici sia chi lo acquisterà, sia la persona che lo riceverà.
La storia del dono
La pratica del dono esiste fin dall'inizio della civiltà umana. I ricercatori ritengono che gli uomini delle caverne abbiano donato regali come rocce a forma insolita o denti di animale per rafforzare la connessione sociale e dimostrare il loro apprezzamento nei confronti degli altri. Solo quando le strutture sociali si svilupparono, i regali divennero più elaborati e decorativi. Scambiare regali è storicamente un modo per dimostrare affetto e rafforzare le relazioni: dai pre-coloniali agli egiziani, dai greci alle popolazioni del Medioevo.
La psicologia del dono
Diverse sono le motivazioni che ci spingono a fare regali: dimostrare affetto, in segno di gentilezza, stima o di riconoscenza oppure per ricucire un rapporto. Spesso acquistiamo regali per costruire e rafforzare le relazioni. Fare un regalo a qualcuno a cui teniamo, infatti, ci permette di comunicare i nostri sentimenti e il nostro apprezzamento nei suoi confronti. Oppure, attraverso il dono, vogliamo simboleggiare l'amore e la devozione per il nostro partner, in coincidenza con la teoria dell'"interazionismo simbolico", che sostiene che le persone comunicano attraverso l'uso dei simboli.
"Fare regali è fondamentalmente un esercizio di lettura della mente - e gli esseri umani non sono molto bravi a leggere", spiega la psicologa Elizabeth Dunn, che studia come tempo, denaro e tecnologia modellano le emozioni umane. Molti, quando devono cercare un regalo, iniziano a considerare quello che piace più a loro. Invece, prima di acquistare, vanno tenuti sempre in considerazione i gusti e la personalità del destinatario. Spesso ci si preoccupa anche di come il destinatario reagisce all’apertura del regalo, focalizzando l’attenzione sul fatto che l’oggetto sia gradito oppure no. E invece ci si dimentica di una parte altrettanto fondamentale, ossia dei momenti in cui il dono viene consegnato e utilizzato, cioè quando si crea un rapporto umano tra due persone.
Come selezionare il regalo giusto
Nella corsa alla ricerca del regalo perfetto è meglio riflettere attentamente su cosa regalare, per evitare brutte figure o spreco di temp ed energie. Il consiglio è di puntare su regali immateriali ed ‘emozionali’ come viaggi ed esperienze da vivere, come cene, concerti. Un oggetto, infatti, anche se desiderato sarà percepito a livello emotivo come un possesso materiale, ma non influirà in alcun modo sui rapporti interpersonali.
Se regalare esperienze come concerti, viaggi e avventure risulta troppo costoso, esiste un’alternativa: regalare un oggetto che simula o ricorda un’esperienza reale, come ad esempio un album musicale.
Tra le altre proposte emozionali anche le cornici con foto, capaci di suscitare emozioni e ricordi, oppure un gioiello accompagnato da una dedica o un bouquet di fiori, che nella mente del destinatario rimarrà per sempre associata al dono.
Prestate, infine, attenzione se la persona che deve ricevere il regalo ha espresso qualche desiderio in particolare, oppure regalare qualcosa che non ha mai avuto prima.